I 770 eventi del Festival, tra ripartenza e inclusività

di Maddalena Binda

 

Spettacoli, mostre, seminari e laboratori: l’ampia varietà delle iniziative nel calendario della manifestazione ha dimostrato l’interesse della società civile italiana a mobilitarsi per l’Agenda 2030. Ecco una panoramica. 18/11/2021

 

La quinta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si è svolta tra il 28 settembre e il 14 ottobre, si è riconfermata essere una manifestazione fondamentale nel panorama del dibattito nazionale sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile. La diffusa partecipazione ha dimostrato la centralità, per la società civile, dei temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite e della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Sono stati oltre 770 gli eventi in calendario diffusi sul sito del Festival, che da inizio settembre a metà ottobre è stato visitato da oltre 80mila persone. Il cartellone ha compreso i tre incontri organizzati dal Segretariato dell’ASviS, gli altri 18 appuntamenti di rilevanza nazionale proposti dagli Aderenti all’Alleanza attraverso i Gruppi di lavoro e le centinaia di iniziative promosse da enti del Terzo settore, scuole, imprese, singoli cittadini e da oltre 40 università. Inoltre, la collaborazione con il ministero per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale (Maeci) ha permesso anche quest’anno di diffondere il Festival oltre i confini nazionali con 40 iniziative realizzate dalle ambasciate e dagli istituti italiani di cultura all’estero, mentre le iniziative organizzate da amministrazioni locali e università in specifiche Regioni o città hanno animato in maniera coordinata alcuni Territori.

Non solo seminari e convegni, ma anche spettacoli, mostre, escursioni, laboratori e presentazioni di libri che si sono tenute online, in presenza e in modalità ibrida: è ampia la varietà di eventi che hanno animato il calendario del Festival rivolgendosi ad adulti, giovani e anche bambini con numerose attività ludiche e creative, come quelle organizzate dal Museo di storia naturale e archeologia di Montebelluna nel nuovo spazio Agenda Sapiens 2030. Tra i temi chiave che hanno animato lo spirito della quinta edizione del Festival, quelli della ripartenza e dell’inclusività, espressi nella call to action #STIAMAGENDO (che ha ottenuto 50 milioni di impression con l’hashtag della campagna e con #FestivalSviluppoSostenibile) e dello spot diffuso attraverso le reti Rai che ha raggiunto 110 milioni di contatti.

 

 

L'impatto della pandemia e le opportunità del Pnrr. Tra i numerosi temi affrontati dagli eventi in calendario, l’impatto dell’emergenza sanitaria sul raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile ha accompagnato quello della sfida di perseguire una ripartenza sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Questi argomenti sono stati in particolare al centro, ad esempio, della conferenza “Ripartire dopo la pandemia: l’economia circolare può trainare la ripresa?” organizzata dall’Università degli Studi di Udine, dal comune di Udine e dalla Rete Città sane. Il dibattito ha affrontato l’insostenibilità del modello economico attuale, presentando le opportunità offerte dagli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) nella realizzazione di una transizione ecologica. 

Dei vantaggi presentati dal Pnrr si è discusso anche nell’evento online L’Italia al centro dell’Italia. Ricostruzione, sviluppo e infrastrutture… sostenibili organizzato dal Consiglio regionale di Umbria e Marche del Gruppo Unipol. L’incontro è inserito in una iniziativa di respiro nazionale che ha coinvolto otto consigli regionali; i temi discussi sono stati lo sviluppo territoriale, in particolare nelle aree interne e montane, la parità di genere, l’economia circolare e la ripresa economica.

 

 

Fondamentale la partecipazione di tutta la società. Diverse le iniziative che hanno promosso e sottolineato il ruolo della cittadinanza attiva nel raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030. È il caso, ad esempio, del workshop “Acquamat: il social collaborative mapping”, tenutosi l’8 ottobre e organizzato dall’associazione Cleanap. Durante l’incontro è stato presentato Acquamat, un progetto di mappatura collaborativa, nato con lo scopo di raccogliere le segnalazioni da parte dei cittadini sul funzionamento delle fontanelle pubbliche a Napoli e di incentivare la riduzione del consumo di acqua in bottiglia. La mappa interattiva realizzata grazie alle segnalazioni e alle foto degli utenti si estende ora a diverse aree del territorio nazionale.

Coinvolgere le realtà che operano sul territorio, come scuole, associazioni, istituzioni locali e singoli cittadini è stato l’obiettivo anche delle iniziative del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzate dal comune di Gioia del Colle, in Puglia. La seconda edizione si è aperta il 10 ottobre con un evento dedicato all’Obiettivo 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide) che ha coinvolto associazioni, scuole e cittadini. Il Festival locale è proseguito con altre due giornate ricche di convegni e seminari per discutere di temi quali la salute mentale, l’agricoltura e le comunità sostenibili.

A Milano si è svolto, dal 24 al 28 settembre, un campo giovani sul tema dei cambiamenti climatici e delle migrazioni. Organizzato da Focsiv, Cidse e Ascs, il campo è stato un’occasione per discutere di migrazioni legate ai cambiamenti climatici con esperti, rappresentanti delle istituzioni, attivisti e migranti. Sono state presentate anche delle esperienze virtuose di accoglienza e integrazione. 

Una manifestazione diffusa su tutto il territorio italiano è stata l’escursione “Una montagna di salute” organizzata dalle sezioni regionali del Club alpino italiano e svoltasi domenica 10 ottobre. L’iniziativa ha avuto lo scopo di sensibilizzare il pubblico sulle azioni individuali e i corretti comportamenti da intraprendere per seguire uno stile di vita sano e contribuire al raggiungimento del Goal 3 (Salute e benessere).

 

Di Maddalena Binda