Niente sarà più come prima: le grandi calamità costituiscono punti di accelerazione della storia; per loro effetto, ciò che prima si trascinava per forza di inerzia viene spazzato via definitivamente.

La transizione ecologica è un processo inevitabile: tutti i segnali concordano nel mostrare l’insostenibilità del modello di crescita economica degli ultimi due secoli, la dissipazione di risorse, lo sconvolgimento degli equilibri naturali, il cambiamento climatico. Un nuovo modello di economia è possibile, senza rinunciare al benessere.

La chiamano “economia circolare”: fare di più, fare meglio con meno risorse e meno impatti sull’ecologia e sul clima; eliminare gli sprechi, adattare i cicli della nostra economia a quelli della natura.

Questa è la grande sfida che l’umanità ha di fronte. Una trasformazione che implica costi elevati, ma offre anche eccezionali opportunità. L’economia italiana ha molto da guadagnare, per le imprese innovative si aprono spazi enormi, che ridisegneranno la mappa geo-economica del Pianeta. La pandemia e le enormi risorse stanziate per rimettere in moto produzione e consumi, possono aiutare le imprese guidando la transizione. Riuscirà il nostro Paese a cogliere queste opportunità? Quali politiche economiche possono essere messe in campo? E come ci si sta muovendo in Friuli Venezia Giulia?

L'evento si terrà in presenza al chiuso, l'ingresso sarà libero e gratuito. L'incontro sarà registrato per permetterne la sua fruizione in differita.