ASviS: un premio per una “Giusta transizione”
La transizione ecologica è necessaria, ma può porre grandi problemi sociali. Il riconoscimento, attribuito alla persona, associazione o impresa che promuova l’evoluzione verso un’economia ambientale tenendo conto dell’impatto sociale, è aperto alle candidature fino al 30 settembre. 14/9/21
La transizione ecologica è necessaria, ma può porre grandi problemi sociali. Su questo tema l’ASviS lavora da tempo e lancia la seconda edizione del premio “Giusta transizione”, riconoscimento attribuito alla persona, all’associazione o all’impresa che abbia contribuito in modo rilevante a promuovere una evoluzione verso un’economia ambientale sostenibile capace di tenere conto dell’impatto di questo processo sulle disuguaglianze e sul lavoro.
Le caratteristiche della “giusta transizione” sono state enunciate in un decalogo messo a punto dal Gruppo di lavoro dell’ASviS sui Goal 7 e 13 (Energia e clima) dell’Agenda 2030 dell’Onu. Tra i suoi principi:
- la giustizia intergenerazionale, per promuovere una “transizione socialmente giusta, che garantisca che nessuno sia lasciato indietro”;
- la partecipazione democratica, attivabile tramite “processi di partecipazione democratica nella pianificazione e nelle misure di attuazione della transizione”;
- la riqualificazione professionale “mediante un’appropriata formazione, creando nuovi spazi occupazionali”;
- l’investimento in ricerca e sviluppo “orientato alla trasformazione sostenibile di tutti i settori del sistema produttivo e all’adeguamento delle competenze dei lavoratori”.
Anche le associazioni d’impresa firmatarie del “Patto di Milano” promosso dall’ASviS hanno sottoscritto un documento che le impegna ad operare per una giusta transizione.
Le candidature, corredate da una breve motivazione (non oltre 5mila battute) e da eventuale materiale di documentazione, dovranno essere trasmesse all’
GUARDA IL VIDEO - PATTO DI MILANO: LE ASSOCIAZIONI DI IMPRESE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE E UNA TRANSIZIONE GIUSTA