Festival dello Sviluppo Sostenibile, la presentazione: “È tempo di azioni concrete”
Dalla sede Rai l’ASviS ha illustrato il programma della manifestazione. Oltre 500 eventi dal 28 settembre al 14 ottobre. Stefanini e Mallen: “La sostenibilità è una strada concreta per il benessere, che richiede il contributo di tutti”. 23/09/21
Il Festival dello Sviluppo Sostenibile ai nastri di partenza. A pochi giorni dall’inaugurazione della manifestazione nazionale organizzata dall’ASviS, che si svolgerà dal 28 settembre al 14 ottobre in tutta Italia, nel mondo e in versione digitale, è andata in scena il 23 settembre, presso la sede Rai di via Asiago, la presentazione ufficiale del Festival. Accanto ai presidenti dell'ASviS Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, erano presenti il vicedirettore Rai Radio Michele Gulinucci, il direttore Rai per il Sociale Giovanni Parapini e, nella seconda parte, i rappresentanti dei partner istituzionali e aziendali.
L’apertura è stata affidata a Gulinucci, che ha evidenziato come il Festival dello Sviluppo Sostenibile sia “l’antidoto al morbo della sostenibilità: il greenwashing. Il servizio pubblico ha messo in campo su questo una strategia di diffusione capillare della cultura sostenibile. La sostenibilità permea ormai l’azione dei governi del mondo, ma servono politiche pratiche e progetti per realizzarla, un percorso doveroso seppur con ostacoli”.
“I temi del Festival sono urgenti e di attualità, hanno a che fare con il nostro modo di vivere”, ha dichiarato, invece, Parapini, che ha aggiunto: “Mi ha colpito l’appello del premier Draghi, quando ha detto che l’ambiente è un’emergenza pari alla pandemia. Penso anche al tema della disuguaglianza nella distribuzione dei vaccini. Il Festival è una risposta potente per far crescere la cultura della sostenibilità, che non può essere una moda. Rai per il Sociale può dar voce all’informazione e individuare percorsi e modalità per coinvolgere le comunità”.
Con oltre 500 eventi in programma finora registrati in calendario, il Festival dello sviluppo sostenibile, giunto alla quinta edizione, si conferma la più grande manifestazione nazionale sullasostenibilità. “È un’emozione presentare in Rai il Festival”, ha esordito la presidente dell’ASviS Marcella Mallen, prima di passare in rassegna il ricco calendario della nuova edizione, riconosciuta dalla Un Sdg action campaign come un unicum a livello internazionale. Quest’anno, il Festival si svolgerà presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, da dove verranno trasmessi gli eventi del Segretariato e la maggior parte di quelli di rilevanza nazionale dedicati ai singoli Obiettivi (vai al calendario completo). Tante le novità di questa edizione: dai “Nuovi percorsi”, iniziative innovative per rafforzare la diffusione della cultura della sostenibilità, ai “Compagni di viaggio” della manifestazione, ovvero altri Festival e iniziative organizzate in tutta Italia che sono “gemellate” con quella ASviS e dedicate a tematiche strettamente connesse con l’Agenda 2030. “Per la prima volta il Festival sarà inaugurato dalla presentazione del Rapporto annuale dell’ASviS”, ha poi ricordato Mallen. “L’Agenda 2030 è un fatto storico e ci richiama all’insostenibilità dell'attuale modello di sviluppo: non solo sul piano ambientale ma anche sociale ed economico. Le parole chiave dell’edizione del Festival di quest’anno - inclusività e ripartenza - invitano la società civile a proseguire nella costruzione di un mondo più sostenibile. Ora è il tempo di azioni concrete rapide e su larga scala. A quasi due anni dallo scoppio della pandemia, vogliamo diffondere un forte messaggio di cooperazione”.
Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS, ha evidenziato il senso del Festival dello Sviluppo Sostenibile e dell’intera attività dell’Alleanza: “Dall’intuizione felice di Enrico Giovannini è nata una rete che si fonda sulla pluralità degli apporti delle organizzazioni, argomento fondamentale per promuovere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. D’altra parte l’Onu sottolinea l’importanza della responsabilizzazione di tutta la società civile per raggiungere gli SDGs. L'opinione pubblica va incoraggiata, è nostro dovere fare in modo che le persone si sentano utili”. Stefanini ha concluso ricordando che “c’è il rischio di una banalizzazione della sostenibilità. Dobbiamo contrastarlo con molta forza. Abbiamo di fronte a noi un lavoro importante da fare, avendo ben presente che lo sviluppo sostenibile non è un lusso, ma una strada concreta per il benessere. Con il Rapporto ASviS vogliamo lanciare un grido di allarme, ma anche un messaggio di speranza”.
TUTTO IL FESTIVAL IN 3 MINUTI: ECCO LE PRINCIPALI INIZIATIVE
La seconda parte della conferenza, introdotta dal video istituzionale dell’ASviS, è stata caratterizzata dagli interventi dei partner che contribuiscono alla quinta edizione del Festival: Coop, Costa, Enel, Ferrero, Lavazza, Tim, UniCredit, Unipol.
Rossella Carrara, vicepresidente Corporate Relations and Sustainability di Costa Crociere, ha illustrato le sfide che la transizione ecologica pone alle compagnie di navigazione: “Costa ha abbracciato l’Agenda 2030 sin dall’inizio. Abbiamo adottato nuove tecnologie di propulsione nelle navi e saremo i primi a testare le batterie agli ioni di litio e le celle a combustibile entro il 2022. Occorre che questa ripartenza, anche nel settore del turismo da mare, sia all’insegna della sostenibilità e dell’inclusività, impegni che decliniamo con un manifesto in dieci punti”.
Raoul Romoli Venturi, direttore Communication and public relations di Ferrero, ha messo in evidenza l’impegno del gruppo di Alba per la sostenibilità: “Quando nessuno parlava di qualità sostenibile, Michele Ferrero diceva ‘attenti al sacco conosciuto’, invitando a prestare massima cura alle materie prime. Abbiamo assunto un impegno al 2025 di rendere tutti i nostri imballaggi riciclabili ed entro il 2030 di dimezzare le emissioni di anidride carbonica con le attività produttive, investendo fortemente in tecnologia”.
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Albino Russo, direttore generale di Ancc-Coop, ha detto che “Coop è nata per integrare lo sviluppo economico con l’inclusione sociale e la tutela ambientale. La sostenibilità fa parte del codice genetico delle cooperative di consumo. Tuttavia, la genetica non basta e anche questo Festival dello Sviluppo Sostenibile ci ricorda che occorre agire. In questo senso va il nostro rinnovato impegno”. Tra le iniziative previste, il progetto “Oasi urbane”, che coinvolgerà circa mille giovani nella piantumazione di 10mila alberi nelle periferie delle città italiane, partendo con la prima tappa il 27 settembre.
Carlo Tamburi, direttore di Enel Italia, ha definito il Festival “un’occasione utile per provare a dare una svolta. La transizione ecologica ha bisogno di un input molto forte. Serve un cambio di passo nella politica, ma al tempo stesso la politica non basta: bisogna sensibilizzare i singoli nei comportamenti. Un altro aspetto importante è quello dell’educazione; combattere l'abbandono scolastico e potenziare una formazione di qualità è fondamentale, perché i ragazzi sono il cuore di un futuro sostenibile”.
Anche Vittorio Verdone, direttore Corporate communication e media relations di Unipol, ha ricordato l’importanza di far comprendere ai cittadini l’interconnessione tra i temi della sostenibilità: “Basti pensare agli effetti dei cambiamenti climatici, che generano effetti negativi sull'intero sistema economico globale. Un impegno che vede Unipol in prima fila, visto che siamo protagonisti di azioni di sostenibilità sin da quando non era obbligatorio”. Verdone ha poi proseguito evidenziando l’importanza di conquistare quella parte di popolazione che ritiene che l’insostenibilità sia un tema rimandabile: “Non si parla del 2080 o del 2100. Si parla di oggi. Bisogna far percepire alle persone gli effetti concreti di ciò che succede”.
Le conclusioni della conferenza sono state affidate a Marcella Mallen, che ha riportato al centro due concetti chiave emersi dall’incontro: il senso dell’urgenza di portare l’Italia e il mondo su un sentiero di sviluppo sostenibile e l’importanza di comunicare in modo efficace la sostenibilità.
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di Andrea De Tommasi