Umbria Green Festival e Dialoghi di Trani, tra natura e sostenibilità
Concluse le due manifestazioni, “Compagni di viaggio” del Festival dello Sviluppo Sostenibile, dedicate alla relazione tra il vero e il bello e ai temi dell’Agenda 2030. 28/9/21
Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021 collabora con altri importanti Festival per unire tutte le energie possibili del Paese e proporre un cambiamento radicale del sistema Italia verso un futuro più responsabile e sostenibile.
Sul terreno comune della sensibilizzazione sociale a favore della transizione ecologica si sono svolti l’Umbria Green Festival e i Dialoghi di Trani, due eventi non solo di dialogo e confronto, ma di veri e propri laboratori di attività formative e progetti legati al tema della sostenibilità.
Umbria Green Festival: la natura fa spettacolo
Si è conclusa il 25 settembre la manifestazione umbra - promossa da Techne e dall’associazione culturale De Rerum natura, con il patrocinio tra gli altri del ministero della Transizione ecologica, della Regione Umbria e di Rai per il sociale - nata con l’obiettivo di unire tutte le arti e tutte le scienze nel segno della natura.
Umbria Green Festival, storicamente palcoscenico di confronti multidisciplinari, nella sua sesta edizione ha assunto come sfida quella di “mantenere in vita l’equilibrio tra vero e bello”, una relazione su cui l’umanità potrà fondare o ricostruire tutti i suoi progetti futuri.
Il tema della bellezza è riferito non solo al mondo dell’arte e dell’estetica, ma anche profondamente collegato alla scienza, ai problemi che si pone e a come li affronta. Perché c'è un principio di eleganza e bellezza che muove l’intero sistema natura, che guida le teorie, che aiuta a risolvere i problemi, a comprendere l'universo e, quasi sempre, il vero e il bello convergono. Non a caso “la bellezza” è stata scelto anche come focus per il padiglione italiano di Expo 2020 Dubai (1 ottobre 2021-31 marzo 2022).
Umbria Green Festival ha animato per un mese intero otto comuni, che sono stati coinvolti nei maggiori luoghi d'interesse storico-naturalistici dell'Umbria, con oltre 30 eventi. Oltre agli spettacoli sono state presentate una mostra internazionale e una giornata dedicata alla mobilità urbana, in cui si è radunato a Narni il popolo degli appassionati delle auto elettriche.
Dialoghi di Trani: la sostenibilità come coscienza condivisa
Dal 15 al 20 settembre si è invece svolta la 20esima edizione del festival culturale organizzato dall’associazione La Maria del Porto con il Comune di Trani.
Ogni anno i Dialoghi di Trani affrontano temi collegati alla legalità, alla giustizia, all’ambiente e alla solidarietà, e propongono al pubblico innovative e produttive contaminazioni fra diversi linguaggi, favorendo le molteplici forme dell’espressione artistica nell’ambito dei nuovi media, e interagendo in particolare con i giovani per una cittadinanza attiva e responsabile.
Il tema oggetto di riflessione dell’edizione 2021 è stata la Sostenibilità che significa, prima di tutto, confrontarsi e riflettere sull’attualità degli Obiettivi individuati dall’Agenda 2030 dell’Onu.
Sono stati affrontati tutti i punti dell’Agenda 2030, dalla lotta alla povertà, ai cambiamenti climatici e le disuguaglianze, dall’impegno per l’innovazione, l’occupazione e l’educazione di qualità alla tutela dell’ambiente, alla lotta per l’acqua, alla green economy.
L’iniziativa si era posta come obiettivo quello di rendere lo sviluppo sostenibile una prospettiva condivisa, nonché creare una coscienza comune fondata su attitudini e valori che rendano gli individui capaci di comportamenti e scelte responsabili per un futuro sostenibile.
Nel corso delle quattro giornate sono intervenuti alcuni tra i più illustri esponenti del mondo dell’informazione, della scienza, dell’economia e alcuni dei maggiori pensatori contemporanei, per proporre e condividere la propria prospettiva di uno «sviluppo sostenibile». Alcuni eventi sono stati organizzati in collaborazione con l’ASviS e il Forum Diseguaglianze e Diversità, alla presenza a Trani dei rispettivi fondatori: il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e l’economista Fabrizio Barca.
di Monica Sozzi