Alessandra Priante, direttrice per l'Europa dell'Unwto (United nations world tourism organization) sostiene che "il turismo enogastronomico è e sarà il motore della ripartenza dell'intero settore". Come questo nuovo trend potrà conciliarsi con una nuova strategia Glocal (Globale e locale assieme), riferita all'implementazione degli obiettivi della sostenibilità integrata (ambientale economica e socio-culturale), promossa dall'Agenda Onu?

A questa domanda tenta di dare delle risposte la mostra in corso al Museo della città di Rimini fino al 3 ottobre 2021, dal titolo «Brindare con gli occhi. Comunicare/Degustare le eccellenze dei vini del riminese. Etichette•Cartoline», ideata da Giorgio Conti ed Elia Barbiani degli Archivi della modernità di Venezia, con la collaborazione di Patrizia Poggi.

In mostra sono state selezionate quelle etichette riferite a buone pratiche del territorio riminese (vini naturali, bio e biodinamici) e sono analizzati i nuovi label internazionali sulla sostenibilità: dallo "Champagne durable", ai nuovi vitigni "Piwi", che riducono i trattamenti, al "tappo etico" dove l'economia circolare serve per riusare i tappi di sughero.

L'esposizione riflette, inoltre, sulla necessità di una proposta/progetto relativa alla Romagna wine land, che, in maniera consortile, sappia valorizzare le potenzialità della viticultura e della vinificazione orientate alla sostenibilità integrata e all'economia circolare, che vanno dal territorio ferrarese al riminese.