Le riviste predatorie fingono di utilizzare standard scientifici, ma non effettuano alcuna valutazione degli articoli che pubblicano e sfruttano il modello ad accesso aperto. La prima arma per difendersi è conoscerle e riconoscerle.

Per farlo, l’Università di Pisa, su proposta della Commissione di sostenibilità, mette a disposizione della comunità accademica una base dati internazionale. 

Relatori:

Relatori Cinzia Caporale Cnr – Commissione per l’etica e l’integrità della ricerca

Mirko Degli Esposti Crui (Gruppo di lavoro Ranking) e Università di Bologna

Marilena Maniaci Anvur e Università della Tuscia

Arianna Menciassi Scuola Superiore Sant’Anna

Mario Pianta Scuola Normale Superiore

Antonio Felice Uricchio Anvur e Università di Bari

Organizzatori Università di Pisa: Elisa Giuliani, Paolo M. Mancarella e Mauro Sylos Labini

L’evento fa parte delle attività promosse dalla Commissione di sostenibilità dell’Università di Pisa. 

L'evento contribuisce agli Obiettivi 4 (Educazione di qualità) e 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide) dell'Agenda 2030: le riviste predatorie possono essere dannose per la scienza e possono avere impatti negativi sull'avanzamento della conoscenza, andando anche a minare la legittimità delle istituzioni scientifiche e di ricerca (incluse le università pubbliche) che sono alla base di processi di sviluppo economico dei Paesi.

Contatti: cerimoniale@unipi.it | 050 2212599/131